Intervista agli autori del cortometraggio ispirato a “Le Cronache del Mondo Emerso”

Benvenuti Elia Rosa e Erica Andreose sul blog di Rovigo Comics.
Prima di tutto vi ringrazio e vi faccio i complimenti per la vostra impresa, fare un film è un impresa faticosa che sicuramente metterà a dura prova la pazienza vostra e di tutta la troupe.

Di seguito vi farò alcune domande per far conoscere, anche a chi non lo conosce ancora, il vostro ambizioso progetto.
Ricordo inoltre, a chi ci legge, che sarete presenti durante i due giorni di Rovigo Comics, con troupe e attori, e verrà proiettato in anteprima un trailer esclusivo con materiale inedito del cortometraggio!


1) Com’è nata la voglia di fare un film?
Perché creare non un fumetto visto che tu, Elia, ami disegnare (e leggere immagino) fumetti?

Io sono un grandissimo amante dei fumetti, ma allo stesso modo amo il cinema.

Quando lessi Le Cronache del mondo emerso, consigliatomi da Erica, me ne innamorai all’istante.

Ricordo che sin dalle primissime pagine immaginavo le scene in modo cinematografico! più leggevo e più le immaginavo come un film e pensavo “mi piacerebbe un sacco vedere questa scena fatta in questo modo, questa inquadratura starebbe benissimo”.

Una volta arrivato oltre la metà del libro pensai seriamente di mettermi a creare qualcosa riguardante questo mondo, ma un fumetto era qualcosa di già stato fatto, io volevo creare qualcosa che nessuno aveva fatto prima, perché essendo diventato un fan del libro (molto in ritardo rispetto a tantissimi altri fan, compresa Erica) volevo realizzare qualcosa che rendesse felice me, ma anche tutti gli altri fan! proposi allora l’idea ad Erica che subito si dimostro entusiasta! anche perché scelsi lei come protagonista.

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2) Il Libro di Licia Troisi è un ottimo libro che presenta molti spunti interessati come la crescita dell’eroina e la costruzione del mondo che si apre piano piano con il lettore senza dare nulla per scontato, ma il mondo della letteratura fantasy è pieno di racconti strepitosi. Come mai avete scelto “Le Cronache del Mondo Emerso”?

Abbiamo scelto questo libro perché ci  piaceva il fatto che, al contrario di molti altri libri di questo genere, il guerriero in questione è una ragazza. Una ragazza fragile, sola, sfortunata, che non conosce il suo passato e lo scopre piano piano durante la sua crescita, superando mille ostacoli e dolori. Ci sembrava molto interessante vedere l’evoluzione di una ragazzina che diventa una straordinaria guerriera e combatte a cavallo del suo drago.

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3) Immagino che dirigere un film presenti molte difficoltà e problemi da risolvere con l’ingegno. Raccontaci qual è stato un problema che sembrava impossibile da risolvere e qual è stato il processo che ha permesso di risolverlo.

Nel lavoro fatto finora per questo cortometraggio abbiamo riscontrato problemi continuamente. Potrei elencarne un infinità : problemi con l’attrezzatura per filmare, con le armature da indossare e da creare, le armi che si spezzavano perché troppo fragili, il  maltempo continuo che ci perseguita da mesi e ci impedisce di girare i video, un drone per riprese aeree che non funziona, e ce ne sarebbero molte altre, ma forse il problema più grande è stato il drago!

Il drago era tra le cose che più desideravamo fare, e non vedevamo l’ora di metterci all’opera per realizzarlo.

Vorrei partire dal fatto che non abbiamo mai pensato di realizzare un drago al computer, perché noi volevamo qualcosa di vero, qualcosa che Erica avrebbe potuto toccare e cavalcare sul serio e non tramite fotomontaggi; perciò ho pensato ad una struttura che permettesse di sorreggere il peso di Erica, ma che allo stesso tempo non la ingombrasse quando il drago si sarebbe mosso.

Io non sono un mago dell’elettronica, anzi, sono completamente negato, perciò l’unica mia possibilità per creare un meccanismo funzionante per i movimenti di testa,bocca e collo del drago era di progettare un mix di leve, ingranaggi, ganci e fili che mi permettessero ,da dietro il drago, di poter comandare tutto il lato opposto.

Il dramma però è arrivato dopo aver costruito tutta la struttura interna e aver cominciato il rivestimento esterno, circa 1 mese dopo averlo iniziato; ricordo che arrivai in capannone e diversamente da ogni giorno il drago non rientrava nel mio campo visivo, mi preoccupai all’istante e mi avvicinai per cercarlo ; il drago era caduto dal suo piedistallo ed era steso a terra.

Notai da subito la cosa che mi fece impallidire: il collo era spezzato!

Questo voleva dire solo una cosa…rimetterlo in piedi, aprirlo, levare la struttura portante, ritagliare i pezzi, ricollegare i fili e ricalibrare i meccanismi. Ammetto che in quel momento mi sono abbattuto e mi sono detto “no…non ce la faccio, non posso rifarlo di nuovo…ma chi me lo fa fare?”, però poi con un po’ di calma e dopo essermi ripreso dallo sconforto iniziale, mi sono messo all’opera e in una settimana l’ho sistemato.

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4) Fare un lavoro di questo tipo crea situazioni divertenti ma a volte l’ansia e le preoccupazioni posso far calare di molto la voglia di andare avanti. Raccontateci un momento di tensione che ha ti ha fatto quasi desistere dall’andare avanti e come lo avete risolto.

Sicuramente i motivi che, sin da quando i fan hanno iniziato a seguirci, provocano in noi un po’ di preoccupazioni sono la paura di fare un lavoro di basso livello, e deludere le aspettative dei fan.

Questo tipo di preoccupazioni arrivano soprattutto quando ci mettiamo con calma ad esaminare il materiale girato accorgendoci di errori e magari di scene da tagliare perché uscite male.

Oppure quando è ora di lavorare agli effetti speciali solitamente arrivano altri brutti momenti che ci demoralizzano perché gli effetti ottenuti non sono come ci aspettavamo inizialmente e non possiamo permetterci di perdere tempo a rigirare le scene. L’unica nostra soluzione è cercare di nascondere gli errori e passare ore ed ore a sistermare il lavoro in post produzione.

Cerchiamo di dare il meglio di noi stessi con le capacità che abbiamo, sperando di non deludere le aspettative di nessuno e cercando di non illudere i fan che questo corto sarà ai livelli di un film hollywoodiano.

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5) Raccontateci un momento bello, dove avete capito che stavate facendo una cosa importante che in qualche modo vi avrebbe cambiato per sempre.

Penso che uno dei momenti più importanti per noi sia stato quando a Lucca Comics dell’edizione 2014 siamo andati alla conferenza di Licia Troisi dove presentò il suo nuovo libro.

Volevamo cogliere l’occasione per distribuire volantini per far conoscere ai fan di Licia il nostro progetto.

Dopo la conferenza Erica passo lungo tutta la fila di fan in attesa di  farsi autografare il libro distribuendo i volantini e spiegando velocemente chi siamo e cosa facciamo, dopo di che decise di voler dare un volantino anche a Licia come pensierino da parte nostra.

Una volta salita sul palco, Licia prese un microfono e disse a tutti che noi stavamo lavorando a questo grande progetto, complimentandosi con noi per il lavoro svolto fino a quel momento e consigliando a tutti di andare a visitare la pagina Facebook, di seguito tutti applaudirono e sia Erica che io ci sentimmo euforici perché non ce l’aspettavamo!

Un altro momento molto bello è stato anche sentire parlare di noi alla radio da Licia durante un intervista! è stato davvero emozionante e ci siamo sentiti fieri di noi e orgogliosi del lavoro che stiamo realizzando.

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Se volete saperne di più seguite la pagina facebook di Elia per rimanere aggiornati sulla realizzazione del cortometraggio.


Intervista realizzata da Andrea Moretto

 


Cronache del Mondo Emerso è una trilogia di romanzi di genere fantasy della scrittrice italiana Licia Troisi, pubblicata per la prima volta dalla casa editrice Arnoldo Mondadori Editore nel biennio 2004-2005.

 

 

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